Babbo Natale: la nascita di un mito

Babbo Natale è un personaggio molto conosciuto e amato in tutto il mondo, specialmente durante il periodo natalizio. La sua figura è associata alla generosità, alla bontà e alla gioia, ed è considerata un simbolo del Natale.

L’origine di Babbo Natale risale alla tradizione cristiana, e il suo nome deriva dal santo patrono dei bambini, San Nicola di Myra. San Nicola era un vescovo greco vissuto nel III secolo d.C., noto per la sua bontà e la sua generosità verso i più bisognosi. La leggenda narra che San Nicola, vedendo la povertà di un uomo che non poteva pagare le doti per le sue figlie, decise di gettare un sacco di denaro dalla finestra della loro casa la notte di Natale, permettendo loro di sposarsi. Con il passare del tempo, la figura di San Nicola è stata associata a quella del personaggio che oggi conosciamo come Babbo Natale. La sua immagine è stata influenzata anche dalla tradizione pagana delle feste invernali, in cui si celebrava il dio delle feste, Odin, che indossava un lungo mantello rosso e un cappello a punta, e portava doni ai bambini. L’anziano è diventato un personaggio molto amato dai bambini, che lo aspettano con ansia la notte di Natale per scoprire quali regali hanno ricevuto, tuttavia, la sua non è solo una leggenda per i più piccoli, ma è anche un simbolo di speranza e di gioia per gli adulti.

La figura di Babbo Natale è legata a numerose tradizioni natalizie, come la letterina che i bambini scrivono per chiedere i regali, o la figura della Befana, che porta i doni ai bambini il 6 gennaio. Inoltre, l’anziano dalla barba lunga è solito indossare un lungo cappotto rosso, un cappello rosso a punta e un paio di stivali neri, ed è accompagnato da un gruppo di elfi che lo aiutano a preparare i regali. La leggenda narra che Babbo Natale abbia una slitta trainata da renne, guidate dalla renna dal naso rosso Rudolph, che lo aiutano a consegnare i regali in tutte le case. Inoltre, è solito portare con sé un sacco pieno di doni per i bambini, che mette sotto l’albero di Natale durante la notte.

L’anziano più celebre al mondo inoltre divenne famoso, soprattutto negli Stati Uniti, grazie anche alla celebre sponsorizzazione della Coca-Cola, che raffigurava Babbo Natale, indaffarato come sempre nelle consegne del 25 dicembre,  ricaricarsi e recuperare energie bevendo una bella bottiglia fresca di Coca-Cola, e ciò ha portato sicuramente alla consolidazione del mito nella cultura generale.

Anche quest’anno dunque si festeggerà la festa della concordia  e dell’unione, e anche quest’anno il lappone dal vestito rosso dispenserà regali ma soprattutto gioia e felicità a tutti i bambini del mondo. A  volte gli adulti ignorano questa figura, spesso la ridicolizzano anche, ma se non ci sofferma alla mera questione del crederci o meno alla sua esistenza, si  potrebbe ritenerlo come un  simbolo di unità, un emblema che ci ricorda continuamente la necessità di essere felici e di passare tempo assieme ai propri cari, un richiamo all’umanità e al non perdere quel bello che c’è nell’essere umano, ovvero la capacità di provare emozioni e di trasmetterle agli altri. In un certo senso, Babbo Natale non ha anche il compito di renderci tutti uguali? Non è certamente un supereroe, tantomeno una divinità, ma la sua sola presenza ci scalda il cuore e ci permette di, almeno per un giorno, accantonare le differenze e augurare a tutti coloro che passano una buona festa, come successe un giorno nel lontano 1914, dove nelle fredde trincee del primo conflitto mondiale, è avvenuto proprio grazie allo spirito natalizio un miracolo, che ha permesso a tutti i combattenti al fronte di non uccidersi e festeggiare insieme, mettendo da parte nazionalità, cultura e ideologia.

La figura di Babbo Natale dunque è una delle personalità più influenti del mondo, e proprio grazie alla sua unica caratteristica rimarrà sempre una leggenda che non vedrà mai fine: il suo amore, che dona sempre a tutti i bambini del mondo, e che indirettamente, rende felici un po’ tutti, almeno per un giorno all’anno.

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